Claudio Garbellini
Il Polesine nell'età austriaca
Società e governo del territorio
Economia e Società, pp. 312, n. 16 ill. (1990)
Presentazione
Introduzione
Parte prima - Idraulica e bonificazione: La gestione idraulica - Norme ed abusi - Le
valli veronesi ed ostigliesi - Tra Adige e Canalbianco - La questione padana - Un secolo di
bonifiche mancate.
Parte seconda - Le vie di comunicazione: Trasporti e commerci fluviali - La viabilità
stradale.
Parte terza - Le trasformazioni agrarie: Dai congressi degli scienziati ai primi anni
unitari.
Parte quarta - Filantropia privata ed assistenza pubblica: Cenni generali - Le
strutture di assistenza e di beneficenza nel Polesine - Un asilo aportiano nelle campagne
polesane.
Bibliografia; Indice onomastico.
L'autore, attraverso un'accurata ricostruzione condotta su fonti documentarie ed arricchita da
elaborazioni statistiche di originale ed apprezzabile significato, delinea la mappa eloquente e
di ampio respiro del Polesine durante la Restaurazione e, quindi, attraverso il suo lungo
periodo "austriaco" connotato da lenti ma avvertibili mutamenti.
Innegabilmente il regime austriaco lasciò impronte durevoli e significative nel territorio
polesano, con interventi che infersero un'energica sterzata all'assetto urbano (selciatura di
strade, acquedotti, illuminazione a gas, via ferrata ecc.), a quello sociale (ospedale, istituti
assistenziali), alla situazione idrogeologica (vie fluviali, bonifiche) all'amministrazione
finanziaria (da ricordare ad esempio, l'introduzione del discusso dazio murato) ed altro. Si
trattò per vari aspetti, di una politica positiva, rivolta, come fu, anche all'effettivo
miglioramento delle condizioni di vita della popolazione suddita e non limitata al solo
vantaggio dello Stato dominante.
Tali conclusioni danno ragione al giudizio sulle condizioni materiali del Polesine sotto
l'Austria, pronunciato da F. Antonio Bocchi il quale riconosceva che "a fronte dell'albagia dei
suoi proconsoli, delle aspre e detestate misure della sua polizia, s'aveva almeno un vantaggio
della sicurezza del paese dalle minacce dei fiumi, delle prontissime provvidenze in cui si
impiegavano i migliori idraulici ingegni (vedi il Paleocapa), dei grandiosi lavori senza
grettezza eseguiti".
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