Arquà Polesine - La storia
pp. 302, 193 ill. b. e col. (1999)
Presentazione di Pietro Marangoni
Ivo Prandin, Arquà, un amacord
Luciano Alberti, Modificazioni antropiche del territorio arquatese - Antonio Budri -
Maria Teresa Pasqualini Canato, Dal Medioevo ai nostri giorni: sintesi storica -
Rosalba Milan, La vicenda storica di Cornè nel medioevo padano - Stefania Ferrari,
Il castello di Arquà Polesine - Rosalba Milan, I proprietari veneziani del
castello - Michelangelo Munarini, I confini di terra - Ceramiche del castello di
Arquà - Rosalba Milan, Gli interni decorati del castello-villa, Prima lettura e
interpretazione iconografica - Antonio Budri - Maria Teresa Pasqualini Canato, Il
casino di caccia estense - Luisa Servadei, Le ville di campagna - Daniele Milan,
Torri sul Castagnaro e corti patrizie - Antonio Budri - Maria Teresa Pasqualini Canato
- Andrea Nante, La chiesa plebana di Sant'Andrea Apostolo - Antonio Budri - Maria
Teresa Pasqualini Canato, I luoghi di accoglienza e di devozione - Antonio Budri -
Maria Teresa Pasqualini Canato, Gli arcipreti della parrocchia di S. Andrea - Antonio
Budri - Rosalba Milan, Personaggi arquatesi illustri - Il maggio arquatese, il palio ed
altro.
È un lavoro a più mani che vuole restituire al lettore le vicende e i caratteri di un paese
di antico lustro e di moderno decoro. Ecco, così, una serrata indagine delle modificazioni
antropiche del territorio arquatese, firmata da un valido studioso come Luciano Alberti. Ma
la parte del leone (e poteva essere altrimenti?) la fa quel "castello" che, fatto edificare
intorno alla metà del XII secolo da Guglielmo III dei Marchesella, ci rivela con il
contagocce i suoi molti e affascinanti segreti. E dunque, se Stefania Ferrari, basandosi
sulle analisi stratigrafiche, ne ha ricostruito almeno in parte le salienti vicende
costruttive, Rosalba Milan, dopo aver passato in rassegna i diversi proprietari veneziani
(dai Dedo ai Diedo e ai Da Mula), ha proposto una minuziosa, quanto interessantissima e
talora illuminante, lettura degli affreschi che decorano l'interno del castello, anche se
resta ancora un mistero il nome degli autori di queste pitture di valore alterno. Sempre
Rosalba Milan ha ricostruito la vicenda storica di Corné nel medioevo padano, mentre Daniele
Milan ha focalizzato la sua attenzione sulle torri sul Castagnaro e sulle corti patrizie e
Luisa Servadei si è soffermata con accattivante competenza sul malridotto complesso di Ca'
Marchese e sulla bella villa Torelli-Rossi.
Non pochi, e tutti stimolanti, i saggi firmati a quattro mani da Maria Teresa Pasqualini
Canato e Antonio Budri al quale è dedicata l'opera, dopo la sua improvvisa scomparsa, a
cominciare da quello che rintraccia storia e vita del cosiddetto Casino di caccia estense,
tornato all'antico prestigio grazie all'ammirevole restauro curato dall'architetto Canato,
per arrivare alla chiesa di Sant'Andrea Apostolo e ai suoi arcipreti, agli oratori e ai
luoghi di accoglienza e devozione. Completano l'opera un breve studio che Michelangelo
Munarini ha dedicato alle ceramiche ritrovate nel castello e i rapidi profili, ancora a
firma del compianto, dei più importanti personaggi arquatesi (tra cui Mons. Giacomo
Sichirollo e il pittore Antonio Goltara).
Sergio Garbato
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