Anna Pretto
La Corte di Stienta
da Luigi a Paolo Camerini (1866-1930)

Economia e Società, pp. 132, ill. (1995)

Presentazione
Parte prima - Due personalità a confronto: Il testamento di Silvestro Camerini - Luigi Camerini l'erede.
Parte seconda - Tra vecchi e nuovi padroni: un'epoca di transizione: L'Agenzia di Stienta - Condizioni del territorio - La condizione in economia - L'amministrazione del Conte Luigi: il nuovo indirizzo - L'Agente nella grande tenuta - Il "Tamiso" di Corte Camerini - Gli anni difficili da "la boje" - Un profilo d'autore: l'inventario dell'Agenzia.
Parte terza - La gestione di Paolo Camerini: Tra la fine del XIX secolo e la grande guerra - Evoluzione nei contratti d'affittanza - La costituzione enfiteutica - Un modello di conduzione in affitto: Giuseppe Ferraresi e la Martinella - La Martinella.
Parte quarta - Modalità di dissoluzione del latifondo polesano: L'Affranco - La vendita - Dal 1937 al 1961 e oltre.
Parte quinta - Rilevamento geologico, agrario ed economico dal 1873 - Agenzia di Stienta: Le possessioni in affitto - La Martinella: mappe di rotazione agraria - Conclusioni - Bibliografia.
La presente ricerca completa un più ampio progetto di studio condotto sulla proprietà Camerini, coordinato dal prof. Dario Croce dell'Istituto di Geografia dell'Università di Padova. Già sono state discusse tre tesi di laurea: Capparotto A. (A.A. 1980-1981) e Brighenti (A.A. 1981-82) hanno analizzato formazione e dissoluzione dell'Agenzia Centrale di Piazzola sul Brenta, mentre Marina Bertoncin (A.A. 1987-88) ha considerato l'Agenzia di Stienta, in provincia di Rovigo, dal momento della sua formazione alla morte di Silvestro Camerini (1866) e pubblicato i risultati nel volume La possidenza borghese in Traspadana - insieme al prof. D. Croce in questa collana.
In logica e cronologica continuità con quest'ultima, il presente studio segue l'evoluzione e la dissoluzione di quell'Agenzia dal momento della sua massima espansione, il 1866, al suo declino negli anni 1930.
Il copioso materiale d'archivio che documenta la gestione, prima ad opera di Luigi Camerini, nipote di Silvestro, e poi la dissoluzione durante l'amministrazione di Paolo Camerini, figlio di Luigi, è stato rinvenuto presso l'archivio privato di villa già Contarini a Piazzola sul Brenta, ed attualmente "Fondazione Culturale Gherardi".

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