Paolo Tomasi
Governo e società nel Polesine
Evoluzione delle ripartizioni amministrative e delle gravitazioni socio-economiche nella
provincia di Rovigo dal XVI secolo ad oggi
Economia e Società, pp. 264, (n. 36 carte e XXXV tav.)
(1997)
Presentazione di Lucio Gambi
Premessa.
Parte prima - Dal 1866 ad oggi: Confini amministrativi, Parrocchie e vicarie, Stato del
territorio e consorzi di bonifica, Demografia, Agricoltura, commercio e artigianato, Servizi,
Quadro generale socio-politico.
Parte seconda - Dal 1797 al 1866: Confini amministrativi, Parrocchie e diocesi, Stato
del territorio e Consorzi di Bonifica, Demografia, Economia, Servizi e società.
Parte terza - Dal 1484 al 1797: Organizzazione e confini amministrativi, Parrocchie e
diocesi, Stato del territorio, Demografia, Economia e Società.
Parte quarta - Note conclusive: Specificità della provincia di Rovigo, Per una
ripartizione e organizzazione amministrativa più funzionale.
E oggi ci si rende conto che se non si permette una minuziosa ricostruzione storica dei processi
e dei fatti da cui si è generata la situazione odierna, se - in altre parole - non si studia
adeguatamente la sua genesi, difficilmente si potrà formulare un disegno territoriale più
equilibrato e convincente per le istituzioni che ci governano.
L'opera di Paolo Tomasi che ho seguito fin dal suo nascere e che ho il piacere ora di presentare,
mira precisamente a questo: e lo fa studiando una provincia nata nella sua odierna
configurazione nel 1815 e che fino alla metà del nostro secolo è stata una fra le più deboli e
disarticolate della pianura padana. Tomasi vuole scandagliare le cause e la natura di questa
disarticolazione e capire quando e come le forze dirigenti locali hanno iniziato a prendere
coscienza della debole consorzialità dell'edificio provinciale. E per ottenere il suo scopo egli
ripercorre a ritroso, fino al secolo XVI, la storia di questo territorio nei suoi vari termini
politici, economici, sociali, demografici, culturali, ecc.; e utilizzando una gran quantità di
materiali editi d'ogni genere e spesso anche fonti inedite d'archivio, ne ricava di tempo in
tempo degli spaccati storici che gli consentono di mettere in luce con molta incisività e
chiarezza, mediante schemi territoriali e tabulati statistici e puntuali commenti, le difficoltà
organizzative, gli squilibri e le penurie vissute fino alla soglia dei nostri giorni (il mio
personale ricordo va ancora alla inondazione del novembre 1951) dalla regione di bassa pianura
fra il Po e l'Adige.
Lucio Gambi
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