Pio Mazzucchi
Cronaca di Castelguglielmo (1866-1932)
Trascrizione, introduzione e commento a cura di Adriano Mazzetti in collaborazione con Anna De Pascalis e Carlo Bianchini
Cronache e Cronisti polesani, pp. 852, n. 21 ill. (1995)
Nota introduttiva di Adriano Mazzetti
Cronaca di Castelguglielmo - Vol. I (1866-1900) - Vol. II (1901-1920) - Vol. III
(1921-1932) - Indice dei nomi e dei luoghi.
La cronaca presenta figure e vicende di Castelguglielmo e dell'Alto Polesine con ricchezza
d'informazioni e testimonia il grande sviluppo dell'area nel corso della seconda metą
dell'Ottocento e dei primi decenni del Novecento. Le lotte contadine, l'organizzazione agraria,
la crescita economica e civile sono seguite con documentata partecipazione dal Mazzucchi,
attivamente impegnato nella conduzione agraria della sua azienda e nella vita culturale locale.
Pagine di singolare affetto riguardano la partenza degli emigrati per l'America Latina, la dura
vita delle donne di campagna, il ritorno dei giovani dalle vicende belliche in Italia o nelle
colonie, la corale partecipazione alle sventure e alle vittorie militari nel corso della prima
guerra mondiale, il duro confronto politico nei difficili anni venti e l'avvento del fascismo.
Egli si rivela una fonte rilevante di informazioni.
Nelle pagine del diario emergono l'angolazione economica e la sensibilitą tipica della classe
sociale degli agrari. Del resto Mazzucchi era uno di loro. Ma oltre alla terra egli aveva anche
un'altra passione, quella letteraria. L'attivitą di ricerca sulle tradizioni, la lingua e le
doti di scrittore richiameranno su di lui l'attenzione dell'ambiente culturale polesano e
nazionale.
Nelle cronache Mazzucchi annota tutto, ma proprio tutto, dai continui rincari di pane e carne
bovina ai temporali, alle scosse di terremoto...
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