Remigio Piva
Memorie Garibaldine (1859-1867)
Trascrizione e commento a cura di Maria Teresa Pasqualini Canato
Cronache e Cronisti polesani, pp. 152, n. 26 ill. (1996)
Prefazione di Anna Maria Isastia. Introduzione, Memorie garibaldine giugno luglio 1859; Dall'epistolario sett. 1859-luglio 1860; Memorie del viaggio in Sicilia (maggio-agosto 1860); Dall'epistolario (sett. 1860-maggio 1864); Da Bezzecca a Mentana (1866-67); L'impegno civile (dal 1867 agli inizi del nuovo secolo); Indice dei nomi e dei luoghi.
Dobbiamo essere grati a Maria Teresa Canato per l'amorosa pazienza con cui ha saputo ricomporre
e commentare gli sparsi scritti che ci consentono la ricostruzione della vicenda biografica di
uno dei tanti garibaldini, che puņ essere assunto a simbolo del percorso ideologico di decine e
decine di uomini del risorgimento. Famiglia piccolo borghese, una prima, molto superficiale,
formazione politica che lo spinge ad agire, la successiva consapevole maturazione di un
progetto che si concretizza prima sul piano militare e poi in ambito politico e
amministrativo.
L'unificazione della penisola, per i tanti che vi contribuirono, ha significato innovazione
contro conservazione, modernizzazione contro immobilismo, la concreta speranza di un
miglioramento il cui significato cambia secondo il ceto sociale.
L'Italia post unitaria č stata governata a livello locale da queste persone, portatrici di un
progetto laico riformatore di modernizzazione, che sostituirono completamente la vecchia classe
dirigente preunitaria.
Anna Maria Isastia
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